COLOGNESE - STERILGARDA CASTIGLIONE 0-2

Stadio comunale “Giacinto Facchetti” di Cologno al Serio (Bergamo)
Domenica 10 aprile 2011
Ore 15:00
Lega Nazionale Dilettanti – Girone B
14° giornata del girone di ritorno

COLOGNESE CALCIO – FC STERILGARDA CASTIGLIONE 0 – 2

Colognese:
Borean, Perico, Ghisleni (dal 79’ Sirtoli), Gestra, Grigis, Turani, Lazzaretti (dal 72’ Cavalieri), Stucchi, Vitali Simone (dal 60’ Luppi), Crotti, Valli.
Altri a disposizione: Riso, Vitali Stefano, Bonfanti, Fiorentini.
Allenatore sig. Oscar Magoni

FC Sterilgarda Castiglione:
Iali, Morandi, Ruffini, Sandrini (fal 70’ Bellomi), Ferretti, Ragnoli, Manzoni, Arioli (dall’82’ Ligarotti), Perrone (dall’87’ Anesa), Pace, Mazzali.
Altri a disposizione: Pilato, Dibelli, Lonighi, Colosio.
Allenatore sig. Roberto Crotti

Arbitro il sig. Xausa di Portogruaro, coadiuvato dal sig. Fusca di Torino e dal sig. Giardini di Jesi.
Marcatori: 74’ Arioli, 86’ Ligarotti

Ammoniti: Gestra (Bolognese), Sandrini.
Espulso al 71’ Perico per doppia ammonizione (gioco scorretto e fallo di mano)

Angoli: 5 a 5
Recupero: 1’ (I) e 5’ (II)
Spettatori: 280 ca.
NOTE: giornale caldissima, quasi estiva. Terreno in erba sintetica in perfette condizioni, più volte bagnato prima della gara.

Il commento di Ernesto Valerio:
RITORNO AL FUTURO

Micheal J. Fox, nel leggendario film di Robert Zemeckis “Ritorno al futuro” (e tutta la saga ad esso connesso), riesce con l’aiuto dell’amico scienziato Doc a tornare indietro nel tempo, riuscendo ad influenzare il corso degli eventi passati e a modificare ciò che sarà la storia a venire di amici, famigliari e conoscenti. Questo bel film comico-fantascientifico degli anni Ottanta ha insegnato, a più di una generazione, a sognare il viaggio temporale, impartendo però allo stesso tempo l’importante lezione dell’intangibilità della storia. La vittoria odierna in casa della Colognese, seconda forza del campionato, ha dimostrato ancora una volta (e qualora ce ne fosse nuovamente bisogno) che lo Sterilgarda Castiglione di quest’anno è una squadra le cui potenzialità e forze messe in campo potevano trovare altri e più solari lidi: nelle ultime tre partite, l’undici rossoblu ha conquistato sei punti contro squadre che disputeranno i play off, rifilando un totale di cinque gol al Darfo Boario e alla Colognese, e andando a perdere immeritatamente nella bolgia rossonera di Voghera. Se a questo, aggiungiamo le altre vittorie del girone di ritorno ed un totale di sole quattro sconfitte durante la gestione “2.0” di mister Crotti e la purtroppo lunga lista di pareggi in cassaforte, la classifica alla fine di questa giornata e alla luce delle ultime prestazioni, mette sì un po’ di rabbia agonistica: avremmo meritato miglior sorte, sicuramente. Ovviamente, non possiamo permetterci una macchina del tempo come nel buon film sopra citato, e soprattutto dobbiamo andare a valutare e pesare gli errori di questa stagione non con la pretesa di tornare indietro e cambiare il corso degli eventi, ma più semplicemente creando una vera “macchina del futuro”: un meccanismo oliato, rodato, funzionale e funzionante che, sotto una attenta e lungimirante guida tecnica, vada a divenire la Squadra (con la S maiuscola) che tutti sogniamo e che abbiamo potuto ammirare, ancora soltanto a tratti, durante questa lunga stagione.

Sotto l’anomalo caldo equatoriale di questo pazzo aprile, ci teniamo però rimarcare (anche uscendo fuori di metafora) un aspetto che spesso passa inosservato: la condizione atletica. Come lo scorso anno nella cavalcata pre play off, anche quest’anno (grazie all’importante ruolo dello staff preposto), la condizione atletica dei calciatori rossoblu vince, ed in maniera imbarazzante, il confronto contro le altre squadre: corriamo di più, corriamo meglio, corriamo più a lungo. E non è cosa da poco.

Sette giorni, decisamente quaresimali data la spasmodica attesa che si vivrà del match, ci separano ora dalla decisiva (e speriamo: conclusiva) trasferta di Villafranca. All’andata ci fu la beffarda sconfitta interna.

Andiamoci a riprendere vittoria e tre punti, e teniamoci cucita sul petto la bella coccarda della “D”. Forza Castiglione!