CANTU' - STERILGARDA CASTIGLIONE 1-1

Stadio comunale di via Giovanni XXIII, Cantù

Domenica 13 marzo 2011

Ore 14.30

 

Lega Nazionale Dilettanti – girone B

10° giornata del girone di ritorno

 

A.C. CANTU’ G. S. SAN PAOLO – FC STERILGARDA CASTIGLIONE 1 – 1

 

A. C. Cantù:

Artesani, Rizzi (dal 46’ Pepè Sciarria), Marte, Corti, De Vecchi, Panzetta, Albonico (dal 46’ Arnaboldi), Locatelli, Erba, Testa (dal 52’ Spaggiari), Pappalardo.

Altri a disposizione: Galbusera, Gangitano, Strametto, Caraglia.

Allenatore sig. Ronchetti

 

FC Steilgarda Castiglione:

Iali, Morandi, Ruffini, Sandrini, Ferretti, Ragnoli, Manzoni, Arioli, Pace (dal 90’ Anesa), Ligarotti (dal 77’ Bellomi), Mazzali (dall’81’ Dibelli).

Altri a disposizione: Viacava, Perrone, Lonighi, Colosio.

Allenatore sig. Roberto Crotti

 

Marcatori: 34’ Pace, 61’ Pappalardo (Cantù)

Arbitro il sig. Masi di Bari, coadiuvato da Iacovino di Milano e Martinelli di Seregno.

 

Ammoniti: Pappalardo (Cantù); Sandrini, Mazzali, Ferretti, Ragnoli.

Espulso al 75’ Arioli (FC St. Cast.)

 

Angoli: 5 a 2 per l’FC St. Castiglione

Recupero: 1’ (I) e 4’ (II)

Spettatori: 200ca.

NOTE: giornata di pioggia, campo pesante inzuppato in  alcuni punti.

 

Il commento di Ernesto Valerio:

 

Vorremmo parlare di fatti, di statistiche e di numeri, in questa dolceamara domenica di marzo. Il Castiglione torna da Cantù con un solo punto nel forziere,  in un’ennesima giornata interlocutoria del girone B che ci lascia pressoché invariati in classifica, con un punto in più (quattro totali) rispetto alla zona play out. Chiude la gara con un possesso palla superiore al 60%, fatto di un gioco offensivo costantemente proiettato nella metà campo avversaria. Porta in tabellino dieci tiri verso la porta dell’incerto Artesani, contro uno soltanto (e ahinoi, fatale) del Cantù: il gol della vita per Pappalardo, che indovina l’angolo e la traiettoria in una partita in cui la sua squadra s’è dimostrata sterile ed inoffensiva, schiacciata dall’organizzazione e dalla voglia di fare dei rossoblu, autori quest’oggi di una prestazione gagliarda sotto ogni punto di vista.

Dobbiamo parlare anche però di quattro ammonizioni pressoché gratuite (due di queste risibili, addirittura) ed una espulsione, di Arioli, assolutamente inspiegabile: il centrocampista aloisiano è stato mandato anzitempo sotto la doccia, al 75’, dal (a dir poco) mediocre arbitro Masi di Bari, che ha confuso il rimprovero ad alta voce del numero 8 rossoblu verso il compagno di reparto Manzoni con una offesa personale verso l’assistente di gara. E a niente è servito l’immediato intervento del guardalinee, a testimoniare che non era un’ingiuria quella di Arioli. Ed i due gialli risibili, come definiti poco fa: uno a Ferretti, che faceva notare al distratto Masi delle continue offese canturine rimaste inascoltate (ed impunite) dal fischietto barese; ed uni a Sandrini, “reo” di essere stato abbattuto in area da un difensore avversario al momento di servire Pace per il tap-in del due a zero: un rigore solare come una mattina di agosto che si trasforma in punizione contraria ed un cartellino giallo per il numero 4 rossoblu.

Ed in questa odierna rubrica, che voleva essere di numeri e fatti data la schiacciante prestazione castiglionese, ci troviamo ancora una volta ad essere demoralizzati e sconfortati da un atteggiamento arbitrale che ci stufa, che ci fa dire “basta” e che ci va venire voglia, davvero, di non credere alla …genuinità del calcio: abbiamo già detto che errare è umano e che bisogna accettare l’errore come parte integrante del gioco, ma la frustrazione che deriva dall’ennesima domenica di orrori (sì, orrori) della terna, chiude la porta ad ogni voglia e volontà … “chiarificatoria”.

La misura è colma, e chi di dovere avrà presto di che analizzare.

 

Chiudiamo quindi con le parole, più che con i numeri. Quelle che serviranno in settimana per preparare una delle gare più decisive dell’anno, quella di domenica prossima al Lusetti contro il Castelnuovo Sandrà: tre punti sarebbero sintesi di obiettivo centrato. Ed è ora di arrivare a compimento, ragazzi!

Per cui, viviamo insieme questa settimana di rabbia e di passione, pronti ad alzare tra sette giorni il grido di “vittoria!” al cielo. Forza Castiglione!